Il cantaro (dal latino medievale cantarium, a sua volta derivato dall'arabo qinṭār) era un'unità di misura di peso e volume usata a partire dal Medioevo per le merci.
Era in uso in Italia, dove corrispondeva in genere a 25 libbre, con variazioni territoriali: nel XIII secolo, riferisce Leonardo Fibonacci, a Genova corrispondeva ad esempio a 150 libbre, a Pisa a 100. Nel Regno di Napoli, dove corrispondeva a 100 rotoli, circa 90 kg, rimase in uso sino a dopo il 1840.
Sempre Fibonacci cita il cantaro in uno dei numerosi esercizi pratici, rivolti ai mercanti e ai cambiavalute, che costellano il suo Liber abbaci:
Note




